UN OCCHIO SUL CAMPIONATO
L’Acqua&Sapone esce sconfitta da Taranto in maniera netta ed inequivocabile, Un passo indietro nella prestazione che ha visto un terzo quarto da incubo, dove si sono concentrate tutte le incertezze di un gruppo giovane che ancora deve crescere in determinazione. Ci sta tutto ma ci sta anche Taranto che è squadra solida e di indubbio valore e che se fosse venuta la vittoria umbertidese si sarebbe gridato all’impresa memorabile, spesso ci si dimentica dell’avversario, di quello che è e di quello che è stato (dominatrice quasi indiscussa degli ultimi 5 anni), per cui la sconfitta era pronosticabile, anche se si fosse giocato decisamente meglio. Le note positive vengono solo da una Willis che conosciamo benissimo non mollare mai e da una Dotto che sembra creata apposta per la nostra squadra, il resto è da rivedere, come la prova di Moss sempre generosa ma che spesso si dimentica di giocare con le altre compagne e di una Zohnova assente per tutta la settimana. Visto che la ricerca del risultato ha perso un po d’importanza negativa(blocco delle retrocessioni) ci si aspetta che la squadra metta in campo più carattere, situazione fotografata bene da una frase del vecchio Clint Eastwood “ Chi ha le Pa… è ora che le usi”.
Lucca si riscatta alla grande stoppando le velleità di Priolo e del suo allenatore che si vedeva già pronto in rampa di lancio verso play off, addirittura da una posizione di privilegio. Una gara che rispecchia l’andamento dei 4 match disputati domenica, cioè’ equilibrio per metà gara poi crolla delle squadre ospiti. Ci sembra come se la compagine che trova prima fluidità di gioco si avvantaggi in maniera decisa ed inequivocabile, forse perché i roster cambiano e cambiano anche le motivazioni, ma è certo che la squadra toscana aveva bisogno di una vittoria così netta che fa bene al morale, dopo aver ceduto il passo a Schio in formazione rimaneggiatissima. Ricordiamoci che Lucca è data favorita per accedere alla finale scudetto e che, ospitando quasi sicuramente le final four di coppa Italia, ha la possibilità, seppur non in percentuale maggioritaria, di vincerla.
Bella vittoria di Chieti, la partita trasmessa in diretta Streaming, ha dimostrato una volta in più che se la squadra di Caboni viene lasciata giocare a ritmi altissimi è un pericolo per tutti oltre ad esprimere una pallacanestro godibile e spettacolare. Cagliari la ritroviamo dove l’avevamo lasciata, bella a tratti ma pronta a sciogliersi appena qualche giocatrice si dimentica che la partita dura 40 minuti. Emblematica è la prestazione di Halvarsson, sopraffina tecnicamente, ma che spesso è presa dal ruolo di “bella addormentata nel bosco” e si sa che chi dorme non piglia punti.
Chiudiamo con la sconfitta di Orvieto che sul campo sembra essere meritata, in quanto la squadra puteolana gli è stata sempre davanti, ma che fa male perché porta le umbre momentaneamente fuori dalla zona play off. Momento delicato per Mariani e compagne, che si devono risollevare prontamente per non buttare alle ortiche tutto quello che di buono si era detto e scritto, non ce tempo per leccarsi le ferite, domenica arriva Taranto e una vittoria oltre a rimanere per sempre nel palmares della società, darà sicuramente morale per il resto del campionato. Pozzuoli ha usufruito del rientro di Maznichenko, giocatrice fondamentale per le puteolane in quando crea sempre situazioni imprevedibili e sposta l’attenzione eccessiva che le difese avversarie hanno nei confronti di Morris, anche con una Greene tornata normale, Pozzuoli ha saputo cogliere la vittoria che le serviva per interrompere il suo trand negativo che durava da troppo tempo.
Domenica giornata senza basket per Umbertide che avrà 15 giorni per preparare il derby con Orvieto fondamentale per riprendere il cammino appena interrotto, buon lavoro ragazze.