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Goldbet Taranto vs Acqua&Sapone Umbertide 74-51

Goldbet Taranto Acqua&Sapone Umbertide 74-51  20-18 31-28 56-34

e vendetta è stata, Taranto non solo cancella la sconfitta rimediata all’andata ma fa sua la differenza canestri in un eventuale arrivo in parità. Una partita che per L’Acqua&Sapone è diventata, da metà  gara in poi, un vero calvario. In attesa dei commenti ufficiale da notare le prestazioni super di Mahoney e Petronyte proprio quelle che avevano deluso di più all’andata , mentre in casa umbertidese sembra che solo Moss e Willis siano state all’altezza mentre, Gorini,Buccianti e Zohnova  N.P.

Uffico stampa Taranto

GOLDBET TARANTO: Cohen 6, Siccardi 4, Mahoney 22, Wabara 6, Petronyte 16; Gatti, Crippa 4, Zanoni ne, Giauro 7, Antibe 9. All. Ricchini.
 
ACQUA&SAPONE UMBERTIDE: Gorini, Moss 16, Tognalini 3, Willis 15, Halman 6; Buccianti, Dotto 8, Dell’Olio ne, Zohnova, Cinili 3. All. Serventi.

ARBITRI: Terranova di Ferrara e Bonfante di Vicenza.

PARZIALI: 20-18, 31-28, 56-34, 71-48.

NOTE: T2 GoldBet 29/45, Umbertide 11/28; T3 GoldBet 1/10, Umbertide 6/13; TL GoldBet 13/18, Umbertide 11/14.

 LA PARTITA Equilibrio dalla prima palla. Basket pulito, concentrazione. Al 2’ la prima fiammata della GoldBet con un paio di spunti di Petronyte: +3. Risponde Umbertide con Dotto (entrata a match iniziato), la cui tripla vale il +1 umbro. Taranto affila la difesa ed Umbertide rallenta il suo attacco. Ma il match resta bilanciato, con Mahoney e Antibe pungenti per Taranto, che a fine del primo parziale firma il +2.

La formazione di Ricchini impatta male il secondo periodo. L’attacco è pasticciato, Umbertide, che difende meglio, ne approfitta rilanciandosi in contropiede. L’effetto, targato Moss, è il 10-3 che vale il +5 al 15’. Ricchini mescola il mazzo, sperando nella reazione. Questa c’è: Taranto, con una Petronyte chirurgica (perno finalizzatore e collante tra i reparti, nonostante i  196 centimetri), cala l’8-0 frutto di una difesa tosta e di un attacco migliore. Il parziale vale il sorpasso alle ospiti: +3 a metà tempo.

Taranto entra scatenata nella ripresa. Sale in cattedra la tattica di Ricchini, appresa con meticolosità dalle sue giocatrici, che cambiano il volto del match, difendendo duro (bene Crippa e Wabara su Moss e Willis) e offrendo soluzioni limpide in attacco, dove Mahoney e Petronyte sono eleganti. Umbertide viene spinta in un angolo: -22 a fine terzo atto, con un parziale subito da Taranto pari a 33-6 in 15 minuti.

Taranto continua a martellare ed al 31’ firma il +24. Umbertide si dimena, ma continua a mangiare pane duro. Difesa attenta ed attacco esplosivo, come dimostra un canestro-Nba di Cohen al 34’: penetrazione in volo, +21 e botta presa al volto. Dopo l’israeliana tornerà convinta come prima. In regia, a guidare le scorribande di un gruppo vivo, che al 36’ raggiunge il picco del +26 ed alla sirena finale firma una vittoria importantissima per il prosieguo della stagione.

SERVENTI:

Qual è stata la chiave della sconfitta, e in modo particolare del tracollo tra i due tempi?

“Il fatto è che nel terzo quarto non siamo praticamente entrati in campo – racconta coach Lorenzo Serventi – abbiamo avuto la solita pausa, che stavolta non è però durata cinque minuti. Siamo stati condizionati da un nervosismo eccessivo che si è tradotto nel giocare uno contro cinque e collezionare una serie di palle perse. Abbiamo subito l’aggressività di una squadra forte come Taranto, che sicuramente voleva vendicare la sconfitta del girone di andata e procedere con il proprio percorso. Abbiamo giocato i primi due quarti in modo dignitoso, ma c’è stato poi un black out totale e questa sconfitta rispecchia anche il risultato del lavoro svolto in settimana. Chiaramente non si possono regalare o concedere due quarti ad una squadra come Taranto”.

E come verrà utilizzato adesso il periodo di stop di 15 giorni?

“Non ci fermiamo, se non la domenica, e ci alleneremo tutti i giorni, compreso il sabato mattina. Dobbiamo ricordare che l’età media della squadra è 23 anni – puntualizza il condottiero dell’Acqua&Sapone – perciò abbiamo bisogno di lavorare insieme, in modo da diventare una squadra da quaranta minuti e in modo da evitare ingenuità. Lavoreremo duro, ma tale programma non sarebbe cambiato nemmeno in caso di vittoria”.

RICCHINI: “UNA PROVA INTENSA” L’allenatore della GoldBet Roberto Ricchini valuta “intensa la prestazione di oggi, perché era uno scontro diretto per l’attuale quarta posizione, che abbiamo archiviato con un +23 che è fondamentale rispetto al -10 dell’andata”. Il tecnico plaude alla “partita in crescendo delle mie giocatrici che, dopo la titubanza dell’inizio del secondo parziale, ha reagito con una risposta pregna di tecnica e tattica”.

Per Ricchini il segnale delle sue cestisti è “prezioso, perché, nonostante il lungo periodo di assenza agonistica hanno sfoderato una prova battagliera, che mi fa pensare positivo. Dobbiamo continuare su questa strada”.

PETRONYTE: “SONO FELICE DI QUESTO MATCH” Sedici punti e 6 rimbalzi in 20 minuti di gioco. Gintare Petronyte ha contribuito all’importante collettivo di Taranto contro Umbertide. “Sono felice di questa partita – commenta il pivot lituano – perché con il trascorrere del cronometro abbiamo messo in pratica le direttive dell’allenatore. E poi ci tenevamo a riscattare il ko dell’andata, che ha rappresentato uno stimolo in più”. Petronyte guarda raggiante al futuro: “Ora siamo più squadra, dobbiamo continuare a camminare seguendo la stella della compattezza”.

WABARA: “TANTA CONVINZIONE” La cattiveria della GoldBet è dipinta sul volto di Nnena Abiola Wabara. I 6 punti, 3 rimbalzi e 3 assist dicono che la sua prestazione è stata vitale, ma non la spiegano totalmente a chi non era ad emozionarsi al PalaMazzola. “Siamo state delle leonesse” commenta la giocatrice della Nazionale azzurra. Ha ragione Wabara, perché la sua grinta è l’emblema della difesa di Taranto. Umbertide, da metà del secondo atto, ci è sbattuta contro, subendo in continuazione canestri.

“Questo vantaggio largo – sottolinea l’ala-pivot – dice che dopo un girone

di ritorno altalenante la squadra sta acquisendo la giusta maturità. Ovviamente dobbiamo continuare ad operare scrupolosamente per cercare il nostro top”.

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