UN OCCHIO SUL CAMPIONATO
Si cominciano a capire meglio i valori che questo campionato potrà esprimere in futuro. Non sono tanto sicuro che Schio potrà ripetere il campionato dello scorso anno, nel senso di dominio assoluto, Lucca e Ragusa hanno dimostrato che qualche chance se la possono giocare, mentre dietro ce un gran scalpitare per raggiungere la quarta piazza utile per la final four di coppa Italia.
La sorpresa è La Spezia che ha espugnato un campo caldissimo come quello delle lupe di San Martino che perdono la partita dopo essere state per lunghi tratti in testa. Per meta’ gara combattono Cagliari e Priolo ma poi cedono le armi alle piu’ forti Schio e Venezia. Passeggia Ragusa attesa ad un test molto piu’ valido mentre ad Orvieto, bella partita tirata fino alla fine con la vittoria corsara di Parma del duo Harmon-Zanoni, ma i dirigenti di Orvieto sono rimasti scontenti della direzione arbitrale, che da quest’anno prevede tre arbitri, a dir la verità qualche dubbio è venuto anche a noi, spesso la quantità non fa la qualità, ma diamogli tempo e tiriamo le conclusioni a fine anno.
Veniamo alla prestazione dell’Acqua&Sapone in quel di Lucca, che sarebbe stata gara difficile da vincere era messa in preventivo e per due tempi si è visto una bella partita tirata e a ritmi altissimi con errori dovuti proprio alla alta velocità, se vogliamo essere anche piu’ precisi spesso il trio Gorini-Fontanette-Consolini ha prevalso su Dotto-Bagnara- Mahoney, dove si faceva acqua è stato sotto canestro, dove Halman e Robbins facevano il bello e cattivo tempo sia come realizzatrici e come rimbalzi che fossero primi o secondi. Nella seconda parte di gara le toscane dominavano ancor piu’ sotto i tabelloni e contemporaneamente ad un calo di ritmo sia in attacco che in difesa, con una miriade di palle perse, lasciando cosi’ via libera anche ai tiri perimetrali delle bocche da fuoco di Lucca. Bisognerà lavorare decisamente sotto canestro senza snaturare il nostro gioco veloce a tratti anche bello da vedere, la strada è lunga ma il cammino è quello giusto anche di fronte ad una sconfitta cosi’ netta.
Una nota particolare va fatta per lo spettacolo che ha fornito il pubblico di casa e ospite, numeroso e rumoroso, sempre nei limiti della correttezza, come dovrebbe essere in ogni palazzetto.