
Spagna campione D’Europa.
Ha vinto la Spagna ed ha vinto la squadra migliore, la squadra più completa, la squadra che ha saputo crescere partita dopo partita in mentalità, gioco e rotazioni.
La Francia era favorita, sia perché era il paese ospitante sia perché era vice- campione olimpico, ma purtroppo per loro hanno portato in questi Europei un roster fisicamente strapotente ma privo di guardie e tiratrici ( la sola Gomiz non poteva essere un fattore), cosi’ che la zona della Spagna ha avuto ragione di un attacco sterile di soluzioni, che si affidava quasi sempre sulle prodezze delle singole ( spesso quelle di Gruda). Mentre la Spagna aveva,( oltre alle tante campionesse capitanate da Torrens), tutti i ruoli abbondantemente coperti, tre grandi play, Torrens e Xrgay esterne e sotto canestro, forse il reparto più debole, hanno usufruito delle straordinaria prestazione di S. Lyttle MVP del torneo e della finale.
Un capitolo a parte va fatto su Dumerc, grande campionessa, ma un po in ombra, forse perché a differenza degli anni passati dove per 8 mesi all’anno andava a svernare in Russia giocando poco e maluccio, quest’anno con la sua squadra di Burges ha dovuto sgobbare vincendo un campionato ed arrivando 3° in Eurolega, presentandosi a questi europei molto più scarica.
Per quanto riguarda il 3 e 4 posto ha visto una Turchia meritare il gradino più basso del podio, anche se sembra una squadra un po in declino, mentre la Serbia, la vera rivelazione, ha optano non tanto per una selezione nazionale, ma per un blocco di una squadra di club (7 giocatrici e l’allenatrice) riuscendo a qualificarsi per i mondiali, ma subendo inevitabilmente dalle nazioni più quotate. Le altre due squadre qualificate meritatamente per i mondiali sono Repubblica Ceca e Bielorussia che rappresenteranno degnamente il nostro continente.
Da ringraziare la federazione Francese per l’ottima organizzazione e la presenza massiccia di pubblico, un grande spot per il movimento, da censurare invece l’atteggiamento della proprio nazionale, si puo’ capire lo scoramento di un mondiale perso in casa, ma la premiazione va onorata, che si sia vincitrici o vinte.