
le Società al lavoro nonostante………………..
Spesso parlando del nostro movimento e del momento che sta attraversando, non ci si sofferma mai sul lavoro che stanno facendo le società e i loro presidenti. Dall’esterno sembrerebbe che si subisca passivamente la crisi economica che ha avuto l’effetto di uno tsumami su tutto il panorama sportivo ed anche sul nostro amato sport. ma credetemi non è cosi’. Tutte le società stanno lavorando alacremente per rinfoltire il budget o per farlo bastare, si cerca di mettere insieme qualità e convenienza, che siccome non si parla di prodotti alimentari ma di giocatrici in carne ed ossa, spesso è come trovare l’ago nel pagliaio. Tutte le società anche in silenzio stanno preparando i roster per la prossima stagione, qualcuna aspettando l’ultimo momento e rischiando di fare la squadra, si con pochi soldi, ma non omogenea. Altre stanno cercando di farle il prima possibile per poi buttarsi a capofitto sola sulla ricerca di fondi. Tutto questo per far capire alla opinione pubblica ed ai tifosi che da questa parte non si sta fermi, ma purtroppo nemmeno dall’altra e mi riferisco alla gestione federale di questo sport. Forse non tutti lo sanno, ma i balzelli sono aumentati, è vero che le straniere sono diventate 3 ma ora per averle bisogna pagare 5,000 euro per ognuna alla federazione cosi’ come per le italiane dai 26 anni in su. Come la regola assurda( almeno nel nostro caso) di forzare le società ad avere in esclusiva un tecnico con tessera nazionale( pena multa di 10,000 euro) che faccia solo il giovanile, quando noi ne avevamo già tre impiegati sia in prima squadra che nel giovanile. Insomma per farla breve una società che voglia fare la seria A1 solo per scendere in campo(senza contare roster, trasferte, appartamenti ecc. ecc. ) deve sborsare 80/100,000 euro. Su questo non si transige, nessuno sconto , nemmeno l’anno passato a Vigarano squadra promossa in A1 e colpita dal terremoto, il loro presidente aveva chiesto delle agevolazioni che gli sono state negate, nemmeno la “scusa” del terremoto ha retto.
Non è servito a nulla l’incontro tra le società e il presidente Petrucci, la federazione è sorda quando si parla di soldi e ora tocca ai presidenti mettere insieme il pranzo con la cena, quei presidenti cosi poco considerati nei momenti dei successi ma che date retta a me lavorano tutto l’anno per questo sport solo ed esclusivamente per passione.