
UN OCCHIO SULLE FUTURE SQUADRE
PALLACANESTRO POZZUOLI
La società del mitico Palumbo Carlo Fulvio è una tra quelle candidate a non iscriversi al campionato, secondo i tam tam piu’ o meno ufficiali, ma anche le sue dichiarazioni lo lasciano trapelare. Negli anni passati lo aveva sempre minacciato, sempre in disaccordo con le regole che la Federazione imponeva ai partecipanti al campionato. Lo ricordo ripetere che era assurdo pagare 4 straniere se poi se ne potevano utilizzare solo 3 contemporaneamente, ma anche se è stato e lo è ancora un personaggio pittoresco e credo irrinunciabile per questo sport, spesso le sue idee non erano per nulla malvagie , tutt’altro. Noi lo sappiamo bene perchè lo abbiamo conosciuto nei due mitici campionati di A2, culminati con gara 3 della finalissima, in cui ci confrontammo prima in campo e poi anche fuori, tanto da apprezzarne le sue doti tecniche e quelle umane.
Nei suoi 6 anni di A1, come una maledizione, non ha mai disputato i play off e questo potrebbe essere una mazzata per chi ha fatto tanto per la sua squadra, azzeccando spesso la scelta delle straniere e chi è del settore sa quanto sia importante, allestendo sempre roster competitivi che non veniva poi premiati dal campo. Anche quest’anno, in maniera piu’ contenuta come quasi tutte le altre squadre, aveva costruito una buona squadra, ma ha ciccato l’ottavo posto, ultimo utile per i play off, per un soffio e solo per differenza canestri, pur lanciando straniere valide anche quest’anno, come Morris, Maznichenko e Greene. Tutto questo scoraggerà il mitico Palumbo? E’ chiaro che noi speriamo con tutto il cuore di no ed anche se dalle sue parti non si parli tanto della sua nuova stagione è anche vero che le sue squadre, il timoniere puteolano, le ha fatte sempre sotto traccia e fuori dal quel clamore che da altre parti veniva fatto anche per l’acquisto di qualche riempiticcio del roster.
Le due ultime squadre presentate sono volutamente, quelle che la stampa da piu’ a rischio, questo per far aprire gli occhi a quei dirigenti federali che ancora credono che si navighi nell’oro, e non si accorgono che hanno scambiato il nobile metallo con sostanza molto più volgare.Se forse non l’hanno ancora capito, non devono scervellarsi(oddio) inventando chissà quali formule, devono far si che i campionati costino meno, decisamente meno, che le società vanno ascoltate e protette, e soprattutto di non trovarsi, come l’anno passato, impreparate a gestire l’emergenza che tutto il movimento aveva previsto con molto anticipo. Non è Schio, purtroppo, la regola ma sono tutte le altre società che chiedono solo di essere considerate e aiutate. Presidente Petrucci vorrà mica passare alla storia per quello che ha affossato questo settore? Allora ascolti piu’ chi lavora e si sporca le mani nel territorio e meno chi ha passato e passa il tempo fra sedie e scartoffie.