UN OCCHIO SUL CAMPIONATO
Bentornata Acqua&Sapone tra i mortali, considerazione che non scaturisce dalle due sconfitte rimediate con le due migliori squadre del torneo, ma dal fatto che proprio questi difficili impegni hanno evidenziato i limiti della compagine umbertidese ed anche il livello di appartenenza.
Quindi niente più sogni pindarici ma rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo sui difetti messi a nudo i questi due turni passati. Che il basket si divida fondamentalmente in difesa ed attacco è noto ai più, e noi il fondamentale della difesa contro Schio lo abbiamo svolto a dovere, avremmo firmato per tenerli a 51 a fine partita( pure con qualche svarione sui cambi che hanno regalato almeno 8 punti facili, facili alle ospiti) ma i problemi sono venuti subito dopo e quando si dice subito si penserebbe all’attacco, ma è successo in una unica azione di gioco di aver recuperato col sangue e sudore per ben tre volte la palla e per ben tre volte l’abbiamo persa prima di superare la metà campo. In attacco abbiamo sofferto tantissimo, se il 60% lo dobbiamo alla loro difesa, il 10% alla sfortuna(troppi davvero i tiri che sono usciti di un niente) ma il restante 30% e solo demerito della poco determinazione, il cosiddetto braccino, messa nella competizione e si che di determinazione ce ne voleva tanta per impensierire una compagine come quella veneta. 34 punti realizzati sono troppo pochi, la sola Moss , pur sbagliando molto, ha puntato il canestro in maniera costante e caparbia, disastrosa la prova di Zohnova che è riuscita a farsi notare solo per aver perso 5 palle di fila, mentre Halman è troppo evanescente quando decide di attaccare il canestro fuori dalla zona pitturata, anche la giovane regia del duo Gorini/Buccianti, ci è sembrata poco incisiva e determinante. Bene l’esordio nello starting five, anche se non bagnato da punti realizzati, di Federica Tognalini, che ha messo in campo tanta determinazione che alla fine è quello che vogliono i tifosi umbertidesi. Di Schio ce poco da dire, buona la prestazione di squadra, su tutte Godin e Maschiadri, Sottana anche se sottotono ha messo canestri pesanti, mentre la Lavender vista ieri sera non mi è sembrata all’altezza, ma non del nostro campionato ma sul fronte Europeo.
Lucca espugnando Parma, ha definitivamente fatto capire chi è la seconda forza del campionato. Solita prova tenace in difesa che ha messo pressione ad una squadra come quella parmense che soffre molto il contatto fisico è i ritmi elevati. La forza della squadra toscana è proprio nella suo approccio all’incontro/scontro anche quando non riesce ad essere incisiva in attacco.
Grande prova della matricola Chieti sul campo di Pozzuoli che era rimasto fini a ieri immacolato. Le ragazze di coach Caboni non sono più una sorpresa e 85 punti in trasferta non è cosa di tutti i giorni, come segnare 40 punti in un unico match come ha fatto ieri Nacickaite Kamile in 29 minuti
è riuscita a tirare, dalle varie posizione per ben 30 volte con una percentuale del 70%, che fenomeno!!!!!. In casa Puteolana si leccano le ferite per una sconfitta che sulla carta non era prevista e anche l’assenza di Maznichenko non giustifica l’opaca prestazione.
Questa volta la rimonta di Faenza è andata a buon fine, ance se venuta solo ai supplementari, su un Priolo che sembrava giocare sul velluto per i primi due quarti. Punti d’oro per la compagine romagnola che daranno sicuramente morale, in evidenza l’altra sorellina terribile del duo Dotto, che ha scalzato Pastore e Corradini nei tabellini, che dire… complimenti alla mamma.
In casa siciliana sicuramente ci sarà del rammarico per una vittoria sfumata sul filo di lana e che serviva come il pane per ritrovare una posizione in classifica più consona per la truppa di coach Santino Coppa, che come notizia positiva ha la conferma di una Donvito sempre in doppia cifra, bentornata Valentina!.
Orvieto, con una prova maiuscola delle sue due americane Hampton e Sutherland, che da sole fanno 42 dei 61 punti finali, si porta a casa un risultato che la fa accedere di diritto nel gota (provvisorio) della classifica, mentre Cagliari dimostra ancora di essere l’eterna incompiuta, parte bene ma finisce sempre dietro l’avversaria e se succede spesso non è più sfortuna ma segno che qualcosa non va.
La Ceprini sarà la nostra prossima avversaria (il 5 dicembre, recupero della famosa partita con condensa) ci ha raggiunto in classifica e fa parte del lotto di squadre al nostro livello di valori, scordiamoci i capogiri che puo’ portare l’altitudine e ritorniamo con i piedi per terra perchè le prossime nostre avversarie , Orvieto, Chieti e Cagliari saranno avversari ostici anche perchè sono queste le squadre con cui noi dovremmo confrontarci alla fine del tutto.