CLUB ATLETICO ROMAGNA 67 P.F. UMBERTIDE 51
Il Club Atletico Romagna restituisce con gli interessi la sconfitta patita 7 giorni fa ad Umbertide, sfoderando una prestazione sugli stessi livelli, ma con una Crippa eccezionale, e non solo in difesa, ma anche in attacco, sforacchiando la retina da tutte le posizioni. Serventi aveva a disposizione, per la prima volta tutte le sue giocatrici ed è stato subito lampante come abbia voluto vederle tutte in azione nei vari ruoli studiati in allenamento. Nel solo primo quarto già tutte erano scese in campo, ma se questo ha dato delle indicazioni al Coach, non tutte sono state positive, una fra tante l’approccio alla partita (26 punti subiti nel primo quarto) e la difesa non particolarmente efficace, soprattutto nella vicinanze dello scadere dei 24 secondi, dove le faentine hanno fatto spesso la differenza. Anche in attacco il gioco non è stato fluido, solo scusabile in parte con i diversi cambi effettuati; soprattutto Moss, in futuro, dovrà più spesso prendere la squadra per mano nei momenti di difficoltà. Ultima considerazione, la poco reattività nelle palle vaganti, segnale evidente di una partita nata male.
Dopo una partenza sonnolenta, la squadra si è svegliata ed ha reagito abbastanza bene chiudendo anche in vantaggio il secondo quarto(l’unico), ma non ha mai dato l’impressione di riuscire a dominare la gara ed infatti nei rimanenti ultimi due quarti è stato evidente un calo di concentrazione ed anche fisico(normale per il periodo) che ha dato il là alle ragazze di Coach Rossi, che di contro hanno già ben chiari i ruoli e le priorità . C’era curiosità per gli unici due acquisti ancora non scesi in campo: Buccianti pur andando,qualche volta, in confusione ha messo in mostra grande agonismo e soprattutto dei notevoli margini di miglioramento, personali e per la conduzione della squadra. Zohnova invece è parsa ancora indietro come affiatamento, spesso risultando estranea al gioco delle compagne. In crescita Willis e Halman. C’e da lavorare molto ancora, ma era in preventivo e questo non mette paura all’ambiente ed ai tecnici, che subito dopo la gara stavano già lavorando per cercare soluzioni e impostare i nuovi allenamenti .