Un occhio alla finale scudetto

Schio è campione d’Italia e tira un sospiro di sollievo, recuperando una stagione che sarebbe stata altrimenti fallimentare. Eppure le cose si erano messe male, gara 5 era cominciata para, para a gara 3, con Ragusa che costruiva il doppio vantaggio e le scledensi imprecise e lente. Ma questa volta le siciliane proprio non ne avevano piu’ e nel terzo quarto, prima si facevano affiancare e poi superare, da un non irresistibile Famila, riuscendo a non segnare per un tempi interminabile. Colpo di schiena nei primi minuti dell’ultimo periodo e poi il panorama si colorava solo di arancione fino alla fine. Onore a Ragusa che ha saputo rendere questa finale interessante ed in bilico per dieci giorni meno gli ultimi 5 minuti. Ragusa il suo capolavoro lo ha compiuto in estate, accaparrandosi un trio di straniere che è risultato il migliore del campionato, affiancandogli il play della nazionale, Gatti, ed il suo pivot, Wabara. Il roster veniva completato, con Micovic, Soli, Mauriello, Richter e Valerio che gia conoscevano la prima serie ed una esordiente come Galbiati( immaginate cosa poteva succedere se Cinili non gli avesse dato il 2 di picche), tutto per dire che anche se neo promossa Ragusa era di fatto la seconda forza del campionato, il capolavoro Molino lo ha fatto nella finale, sfiorando il titolo e “sciupando” un match point casalingo che sognerà ancora per tante notti. Chi è stata una sorpresa al 100% è la società siciliana che da matricola ha saputo portare i 600/800 spettatori fino ai 4000 ed oltre, comportandosi come se la serie A1 l’avessero disputata da una vita, una realtà che non farà che bene al panorama del basket femminile nazionale.

Dopo la sbornia del sesto titolo in casa scledense ci sara’ da ragionare e parecchio, non si potrà nascondere che con un roster simile, completato da una straniera in piu’, non si dovevano avere patemi d’animo, ed invece si è arrivato al limite del baratro. In Europa è stato un flop, nonostante il campo delle partecipanti, tolte le solite 3-4 squadre era diminuito in quantità e soprattutto in qualità. In campionato si è sofferto e non poco 3 sconfitte nei play off sono tante e se non è stata la rivincita di Lasi certamente non è stata la vittoria di Mendez, scelte sbagliate delle straniere? Troppi doppioni?, italiane logore, o poco utilizzate? Scelte tattiche discutibili? Fine di un ciclo? Cestaro e De Angelis hanno un bel po da pensare dopo la sbornia della vittoria, e soprattutto aggiustare il roster? Continuare su questa strada? O ricominciare tutto da capo e aprire un nuovo ciclo? A loro l’ardua sentenza.

Un pensiero va al nostro presidente federale, che durante l’intervallo, ha lanciato le sue perle di saggezza, una di queste è stata che nonostante la riduzione delle straniere, molto spesso la differenza l’hanno fatto le italiane, mah?? per Schio il discorso non vale avendo di fatto le migliori , in casa siciliana invece sono mancate proprio loro soprattutto in gara 4 e 5 e nella altre a sprazzi (Gatti e Micovic), solo per dire che le formule non bastano serve lavoro, lavoro e soprattutto ampliare il reclutamento con idee e visibilità, e questo, caro presidente è compito suo.

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