
INTERVISTA A CATERINA DOTTO
– Parliamo un po della tua avventura azzurra da capitano nell’Europeo U.20, era veramente troppo forte la Spagna? È stato più il rammarico o la gioia per aver conquistato una meravigliosa medaglia d’argento?
– É stata una bellissima esperienza!! Non partiamo col favore dei pronostici ma dopo la sconfitta contro la Francia giorno dopo giorno abbiamo preso consapevolezza del nostro potenziale e siamo arrivate a giocarci l’Europeo contro una squadra come la Spagna, sicuramente forte e completa sotto tutti i punti di vista. Il traguardo che abbiamo raggiunto ci ha dato soddisfazione perché inaspettato, ma un pò di amaro in bocca rimane visto che per buona parte della finale abbiamo tenuto testa alle nostre avversarie.
– Guardando al tuo fresco passato lo sdoppiamento fra giocare in un club e in “college italia” ti ha agevolato o ti ha un po confuso visto la differenza fra le esigenze di un club e quelle di una selezione nazionale?
– L’esperienza del College Italia dal mio punto di vista é positiva. Inutile negare che la differenza tra un club e il College non ci sia. Il progetto College era quasi totalmente fondato sulla crescita dei giovani prospetti a livello nazionale e si metteva in secondo piano il raggiungimento di un obiettivo come la vittoria di un campionato. Alla fine dei conti non confonde e non agevola, é stata un’esperienza di crescita.
– Sei già entrata nei cuori dei tifosi cosa puoi promettergli di più per questo anno?
– Ora come ora é molto difficile fare delle promesse. Siamo ancora all’inizio e la squadra é totalmente rinnovata. Dal punto di vista personale posso promettere ai tifosi di continuare a impegnarmi e a lavorare sodo per raggiungere il massimo risultato possibile.
– Quali sono i fondamentali dove pensi di avere più margini di miglioramento?
– Devo lavorare sul tiro da 3 e sul palleggio, arresto e tiro.
– Stagione competitiva la prossima chi pensi possano essere le squadre che lotteranno per il titolo e chi la probabile rivelazione?
– Schio rimane la squadra da battere. Subito dietro vedo bene Lucca e Parma. Come rivelazioni le neopromosse Venezia e Ragusa possono fare bene.
– Hai avuto qualche idolo a cui ti sei ispirata o chi sono le giocatrici che stimi di più?
– Il primo idolo per ordine di importanza é Larry Bird. Dei giorni nostri mi piacciono molto Ginobili e Spanoulis, ma non mi ispiro particolarmente a nessuno.
– Caterina fuori dai palazzetti come trascorre il suo tempo libero?
– Quando non mi alleno passo il tempo con Fede (Tognalini), ottima amica e coinquilina oltre che compagna di squadra, e con Benedetta, un’amica qui di Umbertide. Sto spesso anche con Diego, il mio ragazzo. Inoltre mi piace leggere e inizierò a studiare visto che sono entrata al corso di laurea di Scienze Motorie e Sportive qui a Perugia.