UN OCCHIO SULL’EUROLEGA
EKATERINBURG non solo vince L’ Eurolega ma stravince stritolando tutte le 5 squadre che ha dovuto affrontare per conquistare un trofeo che avevano nel mirino da diversi anni. Un roster stratosferico e milionario ma che ha dovuto far affidamento anche a giocatrici piu’ sostanziose come Dominguez, Arteshina e Hollingsworth.In finale hanno battuto un Fenrbahce che aveva avuto lo stesso cammino trionfale ma nel momento decisivo gli sono venute a mancare parecchie stelle, prima fra tutte Pontexter con un disastroso 0/14 al tiro, poi anche Verameyenka e la stessa Kublina non hanno minimamente inciso nel match. Solo la solita McChaghtry e Matovic(44 punti in due sui 56 realizzati) sono state all’altezza.
Al Terzo e quarto posto le due sorprese del torneo le francesi del Bourges e le slovacche del Kosice, che sono arrivate li grazie ad un gioco di squadra e tanta voglia di far bene. A parte la grandissima Dumerc , le due formazioni sulla carta non avevano un gran roster per esempio le scledensi erano al loro livello se non piu’ in alto, ma quel che conta alla fine è il carattere e la voglia di far bene che queste due outsider hanno messo in gioco. Le due grosse delusioni sono le russe dello Spatark Mosca, pronosticate come finaliste, e le turche del Galatasaray che addirittura chiudono con tre sconfitte e nessuna vittoria, contro-prova che spesso dieci giocatrici stellari non fanno una squadra.
Veniamo a Schio, nostre rappresentanti nazionali, la squadra di Lasi sembrava essere partita con il piede giusto perdendo di misura con lo Spartak, che poi pero’ si rilevava un flop, mentre si schiantava pesantemente contro il muro Fenerbahce, ma nonostante tutto aveva ancora un match-point contro il Bourges, che sprecava con una partita che le francesi controllavano fino alla fine sapendo di avere il vantaggio di perdere anche di 12 punti. Cosa si puo’ imputare alla squadra veneta? Il Famila ha le migliori giocatrici Italiane, da quel punto di vista non si può fare di più, bisogna anche ammettere che quelle che nel suolo patrio sono dei fenomeni in campo internazionale sono delle atlete normali, la sola Macchi aveva dimostrato di starci nell’olimpo, ma ha steccato per tutto il torneo. Per quanto riguarda il lotto delle straniere, azzeccatissima è stato l’acquisto di Lavander sicuramente da riconfermare, McGray ha reso a tratti ma mai da trascinatrice, Godin non è certo una giocatrice da mettere sotto accusa è una di quello che fanno il gioco oscuro in difesa e spesso sono determinanti in attacco, ma anche lei come Macchi ha steccato in questo torneo, per quanto riguarda Wambe, sia per problemi fisici che tecnici non mi è sembrata all’altezza dello squadrone arancione, bucare il play è particolarmente rischioso, soprattutto in campo internazionale dove ci vuole carattere e carisma qualità che sono nelle mani di atlete tipo Alben, Skerovic, Vardarli per non andare nel gota tra le Dumerc e le Dominguez.
Rimane sempre la soddisfazione in casa veneta di essere per la seconda volta consecutiva nel lotto delle prime 8 in Europa con la speranza, di rimanervi anche il prossimo anno e magari giocarsi le proprie carte in una semifinale.