UN OCCHIO SUL CAMPIONATO
Cominciamo da Pozzuoli dove la squadra di casa mette paura a Parma che era stata davanti per tre quarti ma nell’ultimo ha rischiato di compromettere tutto, vittoria e soprattutto terzo posto in classifica, grazie ad un Pozzuoli mai domo e che sembra abbia imparato a giocare di squadra. Infatti oltre ai 27 punti di Morris, tutte le altre giocatrici scese in campo hanno collaborato alla buona prestazione con il play Giordano finalmente protagonista e questo non può che essere una bella notizia per coach Scotto di Luzio. Parma rischia ma conferma ancora una volta il suo asse di ferro Harmon/Kireta (53 punti in due dei 89 finali totali) che sarà fondamentale per la fase finale, mentre Franchini e Zara fanno il resto, ancora ai box l’americana Weaver.
Cagliari perde di venti in Sicilia e li rimedia tutti nell’ultimo quarto dove le siciliane sono tremende, ne sa qualcosa l’Acqua&Sapone. Era una partita fondamentale per le sarde in quanto una delle più abbordabili rimaste per poter accedere all’ultimo posto dei play off, mentre Priolo oramai ha messo in cassaforte il sesto posto. Ancora una super prova di Eldembrink mal supportata dalla squadra con la sola Santucci che si da da fare, mentre nel fronte siciliano Cain torna a fare la voce grossa e soprattutto si risveglia Vaselovski dopo un letargo che oramai sembrava cronico, ma le note più positive vengono dal play Milazzo che si conferma all’altezza (qualche volta anche di più) di Eric, sono buone notizie per il futuro della squadra.
Non ci sarebbe nulla da dire sulla terzo match della giornata, dove Taranto supera nettamente Chieti. Solita partenza a rilento delle padrone di casa, solita Mahoney su tutte e sempre più leader, e la solita prestazione corale con tutte le giocatrici a referto, ma coach Ricchini sa che poca è servita questa prova per testare le sue ragazze in vista del big match di domenica prossima valevole per quel terzo posto che vedrebbe allontanarsi l’ostacolo Schio in semifinale. Anche sul fronte abruzzese nessuna novità dove il solito trio Gonzales/Silva/Sepulveda, si sobbarca quasi tutto il lavoro, con la Lituana che “sporca” la sua prestazione con ben 9 palle perse, mentre Pastore ancora non ha trovato il modo giusto per poter aiutare le nuove compagne a ritrovare il successo.
Successo che sarebbe importantissimo per entrare nei play off , ingresso che dovrà passare necessariamente per l’Umbria, infatti prima affronteranno, domenica prossima, L’Acqua&Sapone e poi nell’ultima giornata L’Orvieto, sua diretta concorrente.
Proprio le due umbre si sono affrontate in un amichevole al Palamorandi, incontro che è servito per rimanere concentrate, viste le numerose pause imposte dal campionato e per fare esprimenti di giochi in attacco ed in difesa. Per quanto riguarda le Orvietane, nonostante si siano presentate in sei, con Baldelli, Fassina e Mariani indisponibili, hanno mandato a tutti un segnale chiaro e forte, quello che loro sono vive e lotteranno fino all’ultimo, buona la prova di Maiorano e Puliti, mentre stabile il rendimento delle straniere. Un giudizio personale su Striulli che a me è piaciuta moltissimo, in quanto oltre a tecnica ha mostrato anche quella personalità forte che è fondamentale per il suo ruolo. Chiaro anche che qualche volta eccede in giocate un po cervellotiche ma anche queste sono nel DNA dei veri play maker. Sul fronte Acqua&Sapone esperimenti in attacco ma soprattutto in difesa dove la zona a funzionato bene a parte la mira precisa delll’ex Maiorano che ha tirato con percentuali vicine alla perfezione. In miglioramento deciso Zhonova e Tognalini seguite da Modica e Cinili che dopo un timido inizio si è ripresa, Stabili il trio Gorini/Dotto/Buccianti, meno bene Moss che ha ridotto la sua pericolosità solo con il tiro mentre stenta a trovare altre soluzione per se e per le altre, decisamente in trend negativo Halman, che ha subito la fisicità di Hampton ed è sparita dal campo. Per l’assenza di Willis e Dell’Olio hanno fatto il loro ingresso in campo anche le giovani Mancinelli, Ortolani e Ceccaroni, penso una bella soddisfazione che le ripaga del duro lavoro fatto in allenamento.