UN OCCHIO SUL CAMPIONATO
Quella dell’ Acqua&Sapone contro Chieti era una partita molto temuta, sia perché le abruzzesi avevano sempre fatto bene, soprattutto in trasferta(Schio e Pozzuoli), sia perché si temeva, in casa umbertidese, un calo di tensione dopo la bella vittoria infrasettimanale su Orvieto, e per i primi cinque minuti l’incontro si è rivelato infido, con le abruzzesi avanti anche 7-0. Coach Serventi, come sempre vigile, non erano passati due minuti che aveva già richiamato le sue ragazze a ragionarci sopra, e in un batter d’occhio, non solo raggiungevano l’avversario ma gli infliggevano un distacco in doppia cifra, che non sarà più colmato. Praticamente la partita finiva li’, il resto serviva ai vari allenatori per capire le pecche e i meriti dei rispettivi team. Quella di coach Caboni è una squadra molto giovane, ma che dipende molto dal suo play Gonzales( non buona la sua prestazione) che sa usare solo una marcia, quella veloce, e che non fa ragionare la squadra e finché la gare è su ritmi da sarabanda, la tiene in gioco, ma appena si comincia a ragionare le avversarie prendono subito il largo. In questo caos da 1 vs 5 si è salvata solo Sepulveda che accanto alla grinta ha messo anche lucidità e precisione, cosa che è mancata alla temuta Nacickaite e a Silva , che tentavano conclusioni sempre imprecise e affannose. Karakasevic risultava essere una buona giocatrici dalla media distanza ma debole sotto canestro, dove la Sola “Micia” Gatti impersonificava la figura del vero pivot, con buoni risultati, anche se la squadra la serviva con palloni lenti, facile preda dei pivot locali. Dall’altra parte ce da salvare molto, intanto 6 giocatrici in doppia cifra, una Moss stratosferica a cui va perdonato anche un po di sano egoismo, bene anche Zonhova, precisa come sempre ma la vorremmo anche trascinatrice oltre che trascinata. Strepitosa, secondo noi, la prova di capitan Cinili, entrata con la giusta determinazione che ci vuole per diventare leder di questa squadra, oltre che la solita grande prova in difesa, in attacco ha saputo essere precisa ma soprattutto decisa. La coppia di pivot Halman-Willis hanno dominato sotto canestro, anche se con qualche distrazione, mentre in cabina di regia, buona la prova di Buccianti, anche se non bagnata da punti realizzati, ha saputo dare il la per la rimonta decisiva. Gorini dopo un inizio disastroso, ha saputo rimettersi in carreggiata e finire alla grande, dimostrando quel carattere da grande giocatrice che lei ha ma che spesso sonnecchia e non vuole venire fuori. Grande grinta di Tognalini, a cui fa difetto solo il non aver ancora smaltito l’effetto A1 e spesso la si vede titubante soprattutto nelle conclusioni.Peccato per Modica gravata subito di falli non ha saputo entrare nel vivo del gioco.
Tutto bene quello che finisce bene, come il risultato di Taranto, che ci da due match point per l’accesso alle final four di coppa Italia, Infatti a Taranto si è compiuta l’ennesima disfatta della squadra di Ricchini, che finora ha sempre toppato con le prime della classifica. Parma ha saputo tenere i ritmi bassi cosi’ da costringere le pugliesi sul proprio livello di gioco con una Zara in formato deluxe, (sarà la grande giornate delle nostre ex) e il non cambio di ritmo delle pugliesi ha portato Parma a giocarsela alla pari negli ultimi minuti dove l’esperienza è tutta in favore della parmensi.
Si squaglia Pozzuoli proprio sul più bello, nell’ultimo quarto fa solo due punti e lascia strada libera a Lucca, che sarà anche una squadra coriacea e tenace ma dove i punti e le percentuali di Benedetta Bagnara( altra ex) fanno ancora la differenza e sono decisivi per portare a casa la vittoria. Alle Puteolana non basta la prestazione di Morris, la squadra senza Maznichenko sembra persa, nemmeno l’arrivo di Greene ha dato una svolta, anche perché la colored americana è si una buonissima giocatrice, ma sicuramente non una trascinatrice.
Non si scioglie il sangue di S. Gennaro a Priolo e il miracolo non si compie, anche se ci vogliono due tempi supplementari a Schio per uscire indenne dal palazzetto siciliano. Match equilibrato, anche perché Sottana si fa subito male e abbandona la battaglia, Priolo ha due match point ma non li sfrutta e alla distanza esce fuori l’esperienza di Schio dove primeggia una grande Consolini(altra ex)contrastata da una ritrovata Valentina Donvito (ancora un ex). Mentre la stampa veneta strombazza erroneamente Schio campione d’inverno( la matematica difetta) quella siciliana è piena di elogi per la compagine di Santino Coppa che però è in clamoroso deficit di punti.
Se scossa ci doveva essere, scossa ce stata, ma non in positivo per un Cus Cagliari ai minimi storici (solo 33 punti segnati), che aldilà della bella prova del Club Atletico Romagna, dimostra che il cambio di panchina, per ora, non ha risolto nulla e che giocatrici come Brunetti, Fabianova e Halvarsson si sono decisamente perse. In casa romagnola, si grida all’impresa, infatti coach Rossi aveva solo sei giocatrici da utilizzare, vista l’indisponibilità di Corradini, e una sola straniera da mettere in campo e nonostante tutto sono riuscite ad avere la meglio sulle isolane con una Dotto formato super che sta facendo impallidire la sorella, sulla carta, più’ famosa.
A due giornate dalla fine del girone di andata l’ Acqua&Sapone si è guadagnata due match ball, le basterà vincerne una e la final four , non sarà più un sogno ma una realtà. Per intanto ce un Parma galvanizzato da fronteggiare, se le ragazze di Serventi riescono a tenere la stessa intensità vista contro Chieti e soprattutto facendo più attenzione in difesa, tutto sarà possibile, se invece si giocherà ai ritmi blandi di Zara e compagne, allora sarà davvero durissima.