
UN “OCCHIO” AL CAMPIONATO
Ed è finito anche questo 11esimo Opening day, carico di tante aspettative in parte mantenute. Sicuramente non mantenuta è stata quella della copertura mediatica, la diretta streaming non ha funzionato, le poche immagini arrivavano dopo pause lunghissime e spesso anche il collaudato Live score era out.
La strada è quella giusta, riuscire a mettere in rete, possibilmente in Live, le gare del campionato, in modo da internazionalizzare gli eventi, ma soprattutto intervenire con forza, Lega e Federazione insieme, per far ricordare a mamma Rai, che il suo ruolo di Servizio pubblico non lo sta assolvendo per nulla. Il calcio nella TV la fa da padrone e ci sta anche bene, se fosse però il calcio giocato, ma è quello parlato che è notevolmente superiore ed a sproposito, mentre i cosiddetti sport minori vengono lasciati alla deriva se non coprono i costi di tasca propria. E’ veramente una indecenza che dovrebbe essere rimarcata e supportata anche con azioni clamorose che avrebbero sicuramente il sostegno della nostra base e di tanti altri “sport minori”, fatta di veri appassionati.
Ma veniamo al Basket giocato, “L’Acqua&Sapone” esordisce vincendo facile sulla GMA Pozzuoli, ma nel basket di facile c’è poco, il facile lo si guadagna mettendoci la giusta concentrazione ed impegno in modo da evidenziare le carenze delle avversarie e così hanno fatto le umbertidesi fin dai primi minuti, rendendo semplice quello che poteva essere complicato. Giusta la mentalità che va mantenuta e rafforzata possibilmente per gli impegni a venire. Le puteolane invece non riescono a togliersi quel marchio di fabbrica che le fa sembrare poco squadra, anche con il cambio di panchina, l’andazzo non è cambiato.
Chieti ha esordito bene, coach Caboni sa valorizzare le sue giocatrici ed è quello che ha fatto sabato continuando il lavoro svolto negli ultimi anni sempre nel club abruzzese. Snobbato dall’ambiente, Chieti ha incamerato due punti d’oro che serviranno da carburante per i prossimi impegni e non è poco, mentre Priolo ancora sembra in fase di costruzione, così si spiega l’abbondante utilizzo dei pilastri Bonfiglio e Seino. La strategia delle siciliane è sempre quella da qualche anno a questa parte, partire in sordina e solo se serve, arricchire il roster in seguito con qualche straniera di valore, sapendo che il loro punto di forza rimane l’inespugnabilità del PalEnikem.
Anche se sulla carta non era una sorpresa, la vittoria del Famila certamente un po di delusione in casa toscana l’avrà portata. Lucca aveva saputo battere per ben due volte, nella scorsa stagione, le scledensi, diventandone la seconda bestia nera dopo Taranto, ed in questo primo incontro dove Schio faceva a meno di 3 straniere su 4 e coach Diamanti aveva dichiarato di avere un gruppo molto più forte dell’anno passato, pensavo e credetemi non solo io, che una vittoria delle toscane ci potesse stare. Così non è stato, Lucca rimarrà sempre una delle favorite, ma dovrà lavorare , oltre che sul fisico anche su quella mentalità che aveva già’ in cantiere lo scorso anno.
Il Famila incompleto ha già battuto, Taranto e Lucca, chi possa batterlo fra due settimane a ranghi completi è davvero un enigma che non farà bene all’economia di questo sport.
Anche nel secondo match di domenica sembrava esserci più equilibrio, ma una squadra ex novo come l’ Atletico Club Romagna seppur ben costruita e che aveva ben figurato nelle amichevoli estive, non può da subito avere quella mentalità di gruppo che si acquista solo con l’esperienza, partita dopo partita, di questo ne ha approfittato Taranto con una partenza sprint, lasciando alle Romagnole solo gli spiccioli dell’ultimo quarto.
Veniamo alla vera e gradita sorpresa della serata, le cugine Orvietane che battono un Parma che era partito per arrivare in alto senza porsi limiti (così dalle loro penne). Forse le ragazze di coach Procaccini hanno preso sottogamba un coriaceo Orvieto, come ha fatto il loro ufficio stampa, che ha collocata la città della Rupe erroneamente in territorio laziale. La Ceprini sarà anche una matricola, ma guai a prenderla sottogamba, è squadra ostica e ben costruita e che fino alla fine non si da per vinta e Parma invece deve ancora amalgamare il “vecchio” con il nuovo e se non mette subito riparo a questa situazione dovrà ridimensionare gli obiettivi, inoltre non è concepibile che in un arrivo in volata, gente come Zara, Franchini, Corbani non facciano valere la loro esperienza cedendo clamorosamente proprio nel finale.
Non c’è tempo di gustarsi le vittorie o leccarsi le ferite che subito domenica si rigioca un altro turno intenso e pieno di interrogativi, dove il match clou della giornata si giocherà proprio al Palamorandi fra Acqua&sapone e Taranto e vedrà le Umbertidesi debuttare di fronte al proprio pubblico. Atteso il ‘pienone’. Da rilevare la solita “fortuna” di Schio che riposando avrà il modo di recuperare tutte le sue straniere per il prossimo turno.