
UN OCCHIO SUL CAMPIONATO
Quello che tutta Umbertide voleva L’Acqua&Sapone ha saputo regalare: le final four di coppa Italia per IL terzo anno consecutivo.
Il Cus Cagliari ha fatto paura piu’ per l’importanza della posta in palio che per l’effettivo pericolo visto in campo, eppure sulla carta la squadra sarda non è decisamente da buttare via, tutt’altro, ha buone giocatrici ma come i cavalli della biga di Ben Hur vanno un tantino registrati. Eldembrink mi è piaciuta molto, corre come un ossessa per 40 minuti, penetra e difende alla morte, ma in cabina di regia è un rischio che una squadra non puo’ correre. Halvarsson è brava ma oltre che spocchiosa gioca solo per se stessa e una come Brunetti se si vuole mettere in evidenza deve farlo con tiri c forzati, come fa la stessa Fabianova. Arioli sembra predicare in un deserto, insomma il concetto si è capito, la squadra ce ma non si parla. Anche un Acqua&Sapone che si è presa molte pause nella gara ha saputo regolarla, con qualche sgassatina qua e la riusciva subito a mettere un divario che superava la doppia cifra, ma soprattutto è stata la serata di gala di un intero girone d’andata con conferme molto piu’ positive che negative.
Parma sbanca Priolo e lo fa con facilità e questa è una grossa sorpresa, non tanto per l’esito ma per la disinvoltura della squadra della Certosa che di diritto entra tra le poche elette per il titolo finale, questa considerazione sa un pò di amaro in bocca per l’occasione persa domenica scorso proprio dalle umbertidesi. Mentre certamente Priolo non chiude l’anno come se lo era immaginato.
Brutto stop della Ceprini, che forse con la testa già alle vacanze non ha tenuto conto che Chieti, se lasciata giocare ai suoi ritmi( come nei primi due quarti) diventa molto pericolosa. Inoltre le ragazze di Caboni stanno crescendo a vista d’occhio gli manca solo l’esperienza necessaria che acquisteranno sicuramente strada facendo. Mentre Orvieto ha bisogno dell’apporto di tutte le sue giocatrici e non può solo fare affidamento sulla solo Hampton.
Taranto finalmente batte una “grande “ del campionato e lo fa sudando le proverbiali sette camice, contro Lucca che gioca bene ma che gli mancano come l’aria i punti di Beba Bagnara, decisivi in piu’ di un occasione. Antibe e Cohen hanno trascinato le pugliesi al successo, ma il tanto osannato gioco di squadra ancora è lontano a venire. Ininfluente l’apporto del neo acquisto Crippa.
Infine complimenti a Schio(nonostante la sconfitta subita in Eurolega) campione d’inverno e solitaria, , le scledensi hanno confermato di essere una squadra coriacea capace di domare anche gli infortuni numerosi e di valore(Macchi,Godin e Sottana) con uno spirito da vere campionesse.