UN OCCHIO SUL MOVIMENTO
SIAMO ALLE SOLITE
Non se ne può più ogni anno dopo la conclusione del campionato, lamentele su lamentele, articoli con piagnistei a volontà e panorami apocalittici… Basta!!!!.
Mettiamo un punto fermo, difficoltà economiche le hanno tutte le società del nostro campionato, dico tutte, ma non solo del nostro sport ma di tutte le discipline.
Non è che se una società non si lamenta vuol dire che sta bene o è incosciente del suo futuro, vuol dire che sta lavorando sodo per risolverli in maniere meno eclatante e con dignità ma soprattutto guardando in casa propria e non in quella degli altri.
L’anno passato abbiamo dovuto subire per tutta l’estate le sirene mediatiche provenienti da Como e Milano che dopo la rinuncia delle squadre locali, affossavano il campionato come mediocre,poco credibile, poco visibile, poco competitivo ecc.ecc. Quest’anno ci sta provando la stampa di Taranto, che sta sminuisce tutto il nostro movimento proprio quel movimento di cui Taranto era regina incontrastata pochi anni fa. Se solo avessero ascoltato le sagge parole del loro presidente durante la stagione, invece di strombazzare squadroni che non c’erano, forse oggi sarebbero pronti per una squadra che potesse partecipare ad un torneo senza l’assillo di vincerlo per forza.
Inoltre cari presidenti, se non potete trattenere le vostre giocatrici migliori perché se ne vanno per altri lidi più prolifici, non è un problema vostro ma di tutte le squadre italiane e non. Non si può impedire ad una giocatrice di guadagnare di più, si può solo cercare di scoprire sempre nuovi talenti che costino sempre meno, per carità il rischio è alto ma questo è risaputo fa parte di questo sport e non è a scusante di nessuno ne colpa di chicche e sia.
Alla fine lavoriamo tutti strenuamente per sopravvivere o morire, ma con dignità.