Ulteriore fiocco azzurro per l’ Acqua&Sapone umbertide. Entrano a far parte del giro delle nazionali anche Giada Maino e Maria Chiara Ortolani Le due forti. giovani guardie umbertidesi sono cresciute tecnicamente in maniera  evidente conquistandosi spazi anche nella prima squadra.  La loro chiamata in nazionale under 17 rende merito al loro lavoro,quello della societa’ e soprattutto al lavoro e dedizione di super coach LOLLO serventi che sempre di piu’ si fregia come uno dei piu’ bravi young trainer scouting.  Dopo Gorini,Dotto,Consolini, Villarini ora Maino ed Ortolani, sono sei le umbertidesi impegnate nelle nazionali!! E’ un risultato eccezionale per la nostra societa’ e per i tifosi tutti.

Enrico Crisofani

E……………..

La mattina di un fine giugno di fine anni 70 mi presentai nel mio Liceo, con i miei compagni,  dove erano esposti i risultati finali degli esami per il conseguimento del diploma. Un grido di gioia  comune, quando fu subito palese che non c’era nessun bocciato, seguito da un mugugno generale quando andammo a vedere le valutazioni singole, di cui ne spiccavano un paio addirittura incredibili, frutto di raccomandazioni anche esplicite e mai negate. Tutto questo preambolo per far presente che sono passati diversi decenni ma la storia è sempre la stessa, si gioisce per le convocazioni in nazionale delle nostre ragazze della prima squadra e su quelle delle giovanili(anche se solo come riserve), dovremmo essere contenti? ma quando si spulcia la lista e si nota subito che ce qualcosa che non quadra, sia nel settore atlete che in quello tecnico, si va a vedere su internet le statistiche e le carriere, ma gli interrogativi non vengono risolti, se si indaga ulteriormente sull’etere  ci si accorge di tanti reclami di genitori e non, che chiedono cosa deve fare la figlia per essere notata dallo staff tecnico nazionale, oltre a giocare bene sia nelle giovanili che nella squadre senior?. Abbiamo chiesto anche allo staff tecnico della nostra società , ma bocche cucite, anche per correttezza professionale. E allora la risposta va trovata nella solita “storia italiana”, ce chi suda e si guadagna la pagnotta sui palazzetti d’Italia con tutti i rischi del mestiere e chi istituzionalizzato fa il bello e cattivo tempo. Il vero quesito è: quando cambieranno le cose?

Hokkio…..